LA REGINA DELLA TELEVISIONE
Ci lascia la Regina della Televisione
Raffaella Pelloni nasce a Bologna il 18 giugno 1943. Debutta artisticamente nel cinema negli anni Sessanta, ma è dalla televisione che otterrà la grande popolarità. Protagonista e conduttrice di numerosi spettacoli di successo, affianca alle partecipazioni televisive la realizzazione di canzoni di notevole riscontro commerciale, soprattutto sigle di trasmissioni TV e brani presentati in programmi televisivi.
ISCRIVITI A MUSICZONENel corso della sua carriera, come dichiarato da lei stessa in un’intervista sul settimanale TV Sorrisi e Canzoni, ha venduto oltre 60 milioni di dischi e, durante una puntata di Domenica in condotta da Pippo Baudo in cui era ospite, ha dichiarato di possedere 22 dischi tra platino e oro.
Nell’autunno 2020 il quotidiano britannico The Guardian incorona Raffaella Carrà come sex symbol europeo, definendola «l’icona culturale che ha insegnato all’Europa le gioie del sesso».
Nata nel 1943 a Bologna, Raffaella Maria Roberta Pelloni approda al mondo dello spettacolo da piccolissima. Ha solo otto anni quando prende parte al film di Mario Bonnard “Tormento del passato”. E’ la prima di tante esperienze cinematografiche, basti pensare che nel 1958 e il 1959 prende parte ad altri tre film. Il cinema è nel suo dna e infatti nel 1960 consegue il diploma al centro sperimentale di cinematografia.
Nella prima metà degli anni Sessanta l’astro nascente romagnolo fa il grande salto: il regista Dante Guardamagna, appassionato di pittura, le consiglia di cambiare il cognome in Carrà. Nasce proprio in quel momento Raffaella Carrà.
ISCRIVITI A MUSICZONE“Io, Agata e tu” con Nino Taranto e Nino Ferrer del 1969 è il primo successo televisivo per Raffaella Carrà. Con lei nasce la shogirl in versione moderna, meno ingessata e meno “valletta” ma più protagonista allo show rispetto agli anni precedenti. Quello degli anni Settanta è un decennio d’oro per la stella romagnola: affianca Corrado in “Canzonissima” e proprio in quel programma dà scandalo mostrando l’ombelico nella sigla d’apertura “Ma che musica maestro!”. Quello di Raffaella Carrà diventa un ciclone che travolge tutta l’Italia televisiva. Pubblica canzoni come “Chissà se va”, “Maga maghella” e il celeberrimo “Tuca tuca”, che peraltro viene censurato dalla Rai a causa di una coreografia ritenuta troppo audace per l’epoca. In questi anni arriva anche “Borriquito”, il primo successo che lancia la biondissima romagnola nel mercato latino. “A far l’amore comincia tu”, “Forte forte forte”, “Fiesta”: è il decennio che la consacra in tv e nella musica.
Musica, cinema e tv: Raffaella Carrà è una e trina. Gira “Barbara”, film distribuito solo in Sudamerica, diretta da Gino Landi in Argentina, incide brani che diventeranno presto di culto sfrenato come “Pedro” e “Ratatataplan”, ispirato nel titolo dall’omonimo film di Maurizio Nichetti. Nel 1982 affianca di nuovo Corrado, questa volta in “Fantastico 3” insieme a Gigi Sabani e Renato Zero. Erano anni del pionierismo televisivo, dove molti personaggi avevano occasione di sperimentare e creavano quindi soluzioni e trasmissioni innovative. Erano gli anni dei miti, quale era Raffaella Carrà. Nel 1984 “Pronto, Raffaella?” le fa vincere il titolo di “Personaggio televisivo femminile a livelloeuropeo”, consegnato dall’European TV Magazines Association. Nello stesso anno firma un contratto milionario per la durata di due anni con la ditta di cucine Scavolini, con lo slogan “La più amata dagli Italiani”. E proprio nel 1984 il rinnovo del contratto di lavoro con la Rai della showgirl è stato al centro di una accesa controversia con l’allora Presidente del Consiglio, Bettino Craxi. Proprio Craxi aveva definito “immorale e scandalosa” la cifra che la conduttrice avrebbe guadagnato per un’esclusiva di due anni (6 miliardi di lire di allora). Nel 1987 dalla Rai la showgirl passa a Fininvest. Il suo contratto fa meno rumore, ma è altrettanto miliardario.
ISCRIVITI A MUSICZONENel 1990 il caschetto biondo si rivede in Rai, con lo shoe “Raffaella venerdì, sabato e domenica… E saranno famosi”, che poi ha come seguito “Ricomincio da due”. Gli anni Novanta sono anche quelli in cui il mito di Raffaella Carrà sbarca in Spagna. La romagnola conduce “Hola Raffaella”, premiato con ben tre TP de oro ovvero il Telegatto spagnolo. Dalla fine del decennio sino all’inizio degli anni Duemila in tv troneggia “Carràmba! Che sorpresa!”, programma in cui proprio la conduttrice e gli autori organizzavano sorprese plateali a ignari spettatori del programma. Uno show rivoluzionario, che ha cambiato talmente tanto l’immaginario collettivo da aver coniato il termine “carrambata” per identificare una sorpresa plateale e fragorosa.
La sua carriera non si ferma, il suoi progetti sono tantissimi. Raffaella Carrà è ormai un’icona di livello planetario tanto che Tiziano Ferro le dedica “E Raffaella è mia”, canzone che porta in tutti i suoi concerti in giro per il mondo e che fa ballare milioni di fan. Raffaella Carrà fra Italia e mondo latino. Partecipa con Robbie Williams e Diego Armando Maradona a “La noche dei 10”. La sua grande competenza e passione musicale la portano a non fermarsi mai tanto che nel 2013 la vediamo con Noemi, Piero Pelù e Riccardo Cocciante fra i coach del talent show “The Voice of Italy”. L’anno dopo è di nuovo in tv, su Raiuno, con un altro talent show “Forte forte forte”. Nel 2019 torna in tv con “A raccontare comincia tu”, programma di interviste a noti personaggi dello spettacolo. E nel 2020 ecco una nuova consacrazione: arriva “Ballo, ballo”, film di Nacho Alvarez con le canzoni di Raffaella Carrà.
Il 5 luglio 2021, all’età di 78 anni, Iapino annuncia: “Raffaella ci ha lasciati. È andata in un mondo migliore, dove la sua umanità, la sua inconfondibile risata e il suo straordinario talento risplenderanno per sempre”. Con queste parole Sergio Japino, suo compagno per lunghissimo tempo, ha dato l’annuncio unendosi al dolore degli adorati nipoti Federica e Matteo, di Barbara, Paola e Claudia Boncompagni, degli amici di una vita e dei collaboratori più stretti. Raffaella Carrà si è spenta dopo una malattia che da qualche tempo aveva attaccato quel suo corpo così minuto eppure così pieno di straripante energia. Una forza inarrestabile la sua, che l’ha imposta ai vertici dello star system mondiale, una volontà ferrea che fino all’ultimo non l’ha mai abbandonata, facendo si che nulla trapelasse della sua profonda sofferenza. L’ennesimo gesto d’amore verso il suo pubblico e verso coloro che ne hanno condiviso l’affetto, affinché il suo personale calvario non avesse a turbare il luminoso ricordo di lei.
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