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MusicZone – Editors

EBM

EBM è la prima novità musicale degli Editors dal 2019 e segna una nuova era per una delle storie di successo musicale più intriganti e durature del Regno Unito.

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Dopo aver già collaborato con gli Editors, apportando una produzione aggiuntiva al loro sesto album, Violence, il compositore e produttore vincitore del premio Ivor Novello Benjamin John Power, alias Blanck Mass, si unisce come membro a tempo pieno e inaugura un altro capitolo audace per una band che non è mai stata ferma dal punto di vista creativo nel corso dei suoi 17 anni di carriera.

Modificare (magari anche solo di poco) la traiettoria musicale per trovare nuovi stimoli, per mettersi continuamente alla prova e spostare il fuoco della loro arte è il filo rosso che percorre tutta la carriera degli Editors; la parola cambiamento è la più calzante per descrivere il nuovo album intitolato “EBM”, acronimo che può stare per ‘Editors e Blanck Mass’, ma anche per Electronic Body Music: la commistione sonora chiamata altrimenti ‘industrial dance’.

La motrice principale per la realizzazione di “EBM” è stato proprio il Blanck Mass (o più prosaicamente, all’anagrafe, Benjamin John Power) richiamato nel titolo che aveva preso confidenza con Tom Smith e compagni qualche anno orsono per il precedente “Violence” (marzo 2018), poi entrato a far parte a tutti gli effetti della band britannica e portarla ad esplorare nuovi lidi.

A volte pare di trovarsi di fronte a un muro plasmato dall’elettronica senza avere a portata di mano alcun appiglio, ma in realtà è solo una fugace impressione, prima ancora di rendersene conto si è scivolati dolcemente all’interno del gorgo e la melodia – sì, proprio lei – purifica e trascina ogni cosa rendendo dolce il naufragar nel loro mare, parafrasando il Leopardi. Quello degli Editors è sì un cambiamento, ma il gruppo non snatura se stesso, la voce di Smith si esprime al meglio e lega i brani l’uno all’altro. Il nuovo disco della band britannica non ha nulla di rivoluzionario, si rifà a sonorità mandate a memoria nel tempo, sonorità prese in prestito qua e là – si ritrovano i Depeche Mode come i Pet Shop Boys o i New Order e mille altre influenze elettrodance che si perdono nel tempo -, sonorità lavorate con gusto e sapienza, cucite alla perfezione su ognuno dei brani.

Tutti e sei gli album in studio della band sono entrati nella top 10 del Regno Unito, con due numeri 1, e il loro debutto, The Back Room, è stato candidato al Mercury Prize.

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Il loro tour del 2020 li ha visti esibirsi alla OVO Arena di Wembley con il loro più grande spettacolo da headliner nel Regno Unito, a testimonianza del loro pubblico in continua crescita sia in patria che all’estero.

Lista Brani

1 Heart Attack
2 Picturesque
3 Karma Climb
4 Kiss
5 Silence
6 Strawberry Lemonade
7 Vibe
8 Educate
9 Strange Intimacy

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