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MusicZone – Lazza

LOCURA

LOCURA è il nuovo attesissimo album di Lazza, in uscita il 20 settembre per Island Records.

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Il quarto disco di Lazza arriva a due anni dal pluripremiato “Sirio”, nove volte Disco di Platino e probabile prossimo Disco di Diamante, quindi inevitabilmente porta con sé un carico di aspettative e tensioni mai semplici da gestire, e con cui bisogna fare i conti. La fama, il successo e i primati raggiunti in questi anni, come tori impazziti, possono incornare, far cadere e ferire a morte chi li sfida e li accarezza, possono condurre alla “Locura”, alla follia.

Il rapper milanese, con questo progetto, decide di affrontarli, di infilzarli, come nella cover, sfornando un disco che come tema centrale ha proprio il rapporto con la notorietà e con i sentimenti, fallaci e mascherati, che può generare, anche nel rapporto con gli altri. “Locura” è un viaggio da diciotto tracce, dal punto di vista produttivo e musicale, assolutamente pregevole, ma ha delle crepe sul fronte del racconto, aspetto di cui parleremo più avanti nella recensione. La direzione artistico-musicale è stata curata da Drillionaire, fidatissimo produttore di Lazza.

In “Locura” il rap e il pop, di quest’ultimo ce n’è parecchio ma è fatto bene e con personalità, hanno momenti singoli e di abbraccio, restituendo, pur nella varietà, un blocco coeso e identitario. Lazza, su questo fronte, gioca un altro campionato rispetto ai colleghi della stessa generazione: ha idee melodiche e soluzioni interpretative di livello superiore.

Mentre in precedenza il cantato era più sporadico (e quando avveniva solitamente nascevano delle hit come “Panico” e “Cenere”), a questo giro è più costante e variegato, e si mischia spesso alle barre più rap. In più pezzi, da “Male da vendere” a “Canzone d’odio” passando per “Buio davanti”, questi sono solo alcuni esempi, si può trovare un Lazza totalmente padrone della sua voce e delle sue varie sfumature. Sfrutta il timbro al massimo, come mai era successo. Ci sono pezzi più emotivi come la già nota “100 messaggi”, “Dolcevita”, “Certe cose”, o la stessa “Canzone d’odio” con Lil Baby. Spazio anche alle sperimentazioni di “Verdi nei viola”, cantata a denti stretti, o di “-3 (perdere il volo)” con Marracash, e non manca il rap più serrato come in “Giorno da cani” o l’elettronica di “Estraneo” con Gué. Le due canzoni con gli amici di sempre Sfera Ebbasta e Ghali, “Fentanyl” e “Ghetto superstar” funzionano, soprattutto la seconda, che ha già il sapore di un banger. Insomma, “Locura” è davvero curato e costruito bene, nei minimi dettagli. È un disco senza riempitivi, senza filler, che gira ad altissima velocità e che dal vivo, oltre che nella scalata delle classifiche, troverà la sua consacrazione.

Un progetto di cui, già dall’artwork, si intuisce la portata straordinaria: un’opera visiva ispirata alla serie grafica di Francisco Goya dedicata alla tauromachia e che è disponibile nei formati CD e doppio vinile rosso.
Presentato con uno speciale evento “LOCURA OPERA N.1” la sera del 5 settembre in una notte da primato nell’iconica cornice dello Stadio San Siro, con l’accompagnamento dell’Orchestra Sinfonica di Milano diretta dal Maestro Enzo Campagnoli. Trasmessa anche su YouTube, ha tenuto incollati più di 60.000 spettatori che hanno potuto ascoltare in anteprima 8 brani dell’album.

Lista Brani

Zeri in più (Locura) [feat. Laura Pausini]
Abitudine
Fentanyl (feat. Sfera Ebbasta)
Certe cose
-3 (perdere il volo)
Ghetto superstar (feat. Ghali)
Male da vendere
Verdi nei viola
Canzone d’odio
Casanova
Estraneo
Hot
Mezze verità
Safari
Giorno da cani
Buio davanti
100 messaggi
Dolce vita

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