ONE DEEP RIVER
Mark Knopfler ha pubblicato il 12 Aprile il suo decimo album solista con la sua etichetta British Grove via EMI. Intitolato One Deep River, il progetto contiene nuove ed eleganti tracce di Knopfler, dove il suo caldo tono di voce, le sue liriche poetiche e la sua chitarra sono fortemente presenti ma mai fuori posto e come sempre abbaglianti.
ISCRIVITI A MUSICZONENel 1978 in Gran Bretagna la musica punk aveva conosciuto gli onori delle classifiche di vendita e temporaneamente pensionato i vecchi rocker, che poi, a guardare la loro carta d’identità non è che fossero poi così vecchi (nessuno di loro raggiungeva gli anta). Nuove sonorità e nuove acconciature avevano invaso le strade di Londra, una nuova gioventù sgomitante e smargiassa reclamava spazio. Insomma, la ciclica storia del nuovo che avanza.
Ecco però apparire, in cotanta insolenza, una canzone talmente ‘classica’ da sembrare una cover: “Sultans of swing”. A suonarla un gruppo chiamato Dire Straits, di quella band Mark Knopfler ne era la voce e la inconfondibile chitarra. Quella canzone racconta la storia di una band di dilettanti che si diverte a suonare per passione senza ambire ad avere una carriera, forse proprio ciò che più o meno erano i Dire Straits fino ad allora. Il quartetto prese slancio dal successo di quella canzone per affermarsi negli anni successivi come uno dei gruppi di maggiore fama e popolarità degli anni Ottanta. Poi accadde che Mark iniziò a non sentirsi più a proprio agio con l’elefantiaca notorietà che il successo aveva portato in dote e lasciò perdere il gruppo. Disse che lui avrebbe voluto solo scrivere delle canzoni, senza dover rendere conto a una industria discografica che rilanciava continuamente verso l’alto e così fece.
E così continua a fare ancora oggi all’età di 74 anni con “One deep river” . Nei dodici brani dell’album la parte musicale è misurata, trattenuta, fortemente evocativa non eccede mai in inutili fronzoli, così avviene per le liriche che non si perdono in sterili giri pensando unicamente a soddisfare il puntuale svolgersi dei vari racconti. Pensando a Mark Knopfler viene spontaneo associarlo al suono unico della sua chitarra, quel suono mi conquistò molti anni fa ascoltando “Sultans of swing” alla radio, e ancora oggi mi lascia indifeso quando mi accade di sentirlo. In realtà quello fu il brano che mi spinse e permise di entrare in contatto con le parole delle sue canzoni, con le storie raccontate ed evocate nelle sue canzoni. I brani contenuti in “One deep river” non fanno eccezione, Mark Knopfler è sì un grande musicista, ma forse è un ancor più grande scrittore di racconti in musica.One Deep River offre un flusso ininterrotto di futuri classici di Knopfler, caratterizzati dai consueti testi colti e le raffinate tessiture chitarristiche. Essi attingono ad un vissuto di influenze che attraversano i generi del blues, del folk, del rock e oltre, rivelando come sempre il loro fascino con grazia e profondità.
One Deep River è stato prodotto da Knopfler assieme al suo collaboratore di lunga data Guy Fletcher e registrato nei British Grove Studios di Londra. Mark Knopfler è un grande scrittore di racconti in musica
- Two Pairs of Hands 4:05
- Ahead of the Game 3:56
- Smart Money 4:27
- Scavengers Yard 4:33
- Black Tie Jobs 2:57
- Tunnel 13 5:27
- Janine 4:42
- Watch Me Gone 5:02
- Sweeter Than the Rain 4:16
- Before My Train Comes 4:04
- This One’s Not Going to End Well 4:00
- One Deep River 4:17
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