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MusicZone – Annalisa

E POI SIAMO FINITI NEL VORTICE

E’ uscito il 29 settembre 2023 il nuovo attesissimo album di Annalisa (Warner Music Italy). “E POI SIAMO FINITI NEL VORTICE” .

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Dopo un anno di incredibili successi e traguardi capitanati dai singoli “Bellissima” e “Mon amour” il racconto di Annalisa diventa un vero e proprio album. Con questo nuovo lavoro Annalisa vuole trasportarci nel suo mondo fatto di continue trasformazioni e narrazioni che, come un vortice, rappresentano i sali e scendi della vita, le salite e le discese, le sconfitte e le vittorie.

Che cosa dobbiamo fare con Annalisa? Continuare a pretendere che l’ex-enfant prodige alla testa di una band metal (Malvasia) nei bunker di provincia manifesti tutto il suo talento di raffinata vocalist, forgiata alla scuola del jazz e della classica (nonché laureata in Fisica), oppure abbandonarci senza remore alla malia dance paracula delle sue ultime produzioni, che le sono valse un successo stellare? Senza giungere subito a conclusioni, riepiloghiamo un attimo i passaggi che hanno portato l’ex-eterna promessa lanciata da “Amici” a diventare la reginetta del pop italiano – addirittura prima donna a rimanere in classifica con un singolo per più di un anno (“Bellissima”) – conquistando anche un posto tra le cento figure femminili di maggior successo in Italia secondo Forbes.

Dopo aver incassato più premi della critica che successi commerciali, anche attraverso svariate incursioni al festival di Sanremo (notevole in particolare il brano “Il mondo prima di te”, con cui partecipò all’edizione del 2018) e album anche discreti, come “Non so ballare” del 2013, Annalisa ha mandato in soffitta il pop sofisticato e vagamente cantautorale che l’aveva connotata, gettandosi nella mischia. Intesa come: produzioni del temibile Kekko dei Modà, ammiccamenti al pop iperglicemico di Alessandra Amoroso, featuring ruffiani a più non posso (da Achille Lauro a J-Ax, da Rocco Hunt ai Boomdabash), sbandate simil-trap e tirate pseudo-femministe che ne evidenziavano soprattutto le grazie sensuali, come da eloquente titolo del suo penultimo album: “Nuda” (2020). Così, come riepilogava impietosamente la collega Giulia Quaranta trucidando quest’ultimo lavoro, “la cantante savonese ha pubblicato dal 2011 quasi un album all’anno, senza riuscire a tracciare una vera e propria strada artistica da seguire, adeguandosi anzi di volta in volta ai prototipi in voga al momento” e accettando così la sua trasformazione “da ragazza timida e severa, incapace di ballare, a popstar tutta balletti e coreografie alla Katy Perry, acconciature e vestiti stilosi e beat da discoteca in spiaggia”. Un addio definitivo, insomma, a quell’universo pseudo-alternativo che possiamo sintetizzare in questo incredibile video in cui si esibiva con i LeNoire in una cover di “A Perfect Day, Elise” di PJ Harvey.

Adesso però la ragazza dalla voce cristallina e “minesca” (come la definiva la sua maestra Danila Satragno, già collaboratrice di De André e Lauzi) pare aver preso coscienza della irreversibile trasformazione, fin dal titolo del suo nuovo album, “E poi siamo finiti nel vortice”. Capitalizzando un’estate di tormentoni come “Mon amour” e “Disco Paradise” (con Fedez e Articolo 31), che hanno macinato milioni di ascolti sulle piattaforme di streaming, fruttandole otto dischi di Platino e la conquista, come unica donna da tre anni, della posizione numero 1 della classifica ufficiale Fimi/Gfk. Per coronare l’impresa, Annalisa tenta un difficile connubio “tra la melodia e la vocalità delle grandi donne della canzone italiana, da Nada a Mina passando per Ornella Vanoni, fino al pop internazionale alla Depeche Mode”, secondo le sue stesse parole.

Ora non c’è dubbio che la cifra nuova sia proprio la svolta elettropop avviata con “Bellissima” e proseguita con “Mon Amour”, entrambe co-firmate e prodotte da Davide “d.whale” Simonetta e Paolo Antonacci due dei re mida del recente mainstream pop tricolore. Si tratta di canzoni pensate come parte di un “racconto”, proseguito con “Ragazza sola”, l’altro singolo che ha preceduto l’album, alla cui scrittura ha partecipato anche Alessandro Raina. Presentato come “la presa di coscienza del momento in cui si comincia ad abbracciare il cambiamento”. “E poi siamo finiti nel vortice” è un disco perfettamente contemporaneo, nel bene e nel male. La fotografia dell’attuale Annalisa “disperata e anche leggera”: non più pretenziosa cantautrice intimista ma non ancora pienamente a suo agio nei panni di femme fatale da frullare in pista.

Un vortice che trova compimento in questo suo nuovo album, il suo ottavo. Non sono pochi otto album per un’artista. Una discografia che attraversa più di un decennio e che trova la sua massima consacrazione adesso. 

Annalisa è la perfetta cantante pop italiana dei nostri giorni. Piena di talenti e qualità in lei convivono tradizione melodica come sguardo e prospettiva futura. 
E poi è anche una delle massime espressioni dell’artista visiva e social. Sempre look diversi e personaggio sensibile alle battaglie sociali e inclusive. 

Annalisa torna più consapevole che mai pronta ancora una volta a stupirci e a farci immergere in un vortice pieno di suoni nuovi, di mondi ipnotici e nuove realtà

Lista Brani

  1. Bellissima
  2. Ragazza Sola
  3. Euforia
  4. Mon Amour
  5. Rosso Corallo
  6. Bollicine
  7. Gommapiuma
  8. Aria
  9. La Crisi A Saint-Tropez
  10. Ti Dico Solo
  11. Stelle
  12. Indaco Violento
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